Come i nippofili già sapranno, i fuochi d'artificio, detti hanabi 花火 ("fiori di fuoco"), sono un evento che in Giappone si tiene prevalentemente nel periodo estivo e richiamano sempre un gran numero di persone, tanto che questa esperienza sarebbe benissimo descrivibile con le sole esclamazioni delle persone che ti stanno intorno.
Si inizia con un concitato "Kocchi da!! Acchi da!!" ("Da questa parte! Da quella parte!"), tra le viuzze nei pressi della stazione di Kitasenju (34° edizione dei fuochi di artificio del distretto di Adachi, sulla riva del fiume Arakawa). Poi una delle migliori tradizioni giapponesi: la ricerca di un posto dove lo spettacolo sia visibile, con tanto di corsa sfrenata tra i palazzi che coprono la vista lasciando solo intravedere qualche scintilla e un fragoroso boato.
Si inizia con un concitato "Kocchi da!! Acchi da!!" ("Da questa parte! Da quella parte!"), tra le viuzze nei pressi della stazione di Kitasenju (34° edizione dei fuochi di artificio del distretto di Adachi, sulla riva del fiume Arakawa). Poi una delle migliori tradizioni giapponesi: la ricerca di un posto dove lo spettacolo sia visibile, con tanto di corsa sfrenata tra i palazzi che coprono la vista lasciando solo intravedere qualche scintilla e un fragoroso boato.
Si arriva nei pressi della riva del fiume, dove ha luogo lo spettacolo. Inizia una lunga ripetizione di "Sugoooi!!" ("Fantastico!"), accompagnata da tanti "Oooh!!" e "Aaaah!".
Fino al momento culminante, dove gli artificieri si sbizzarriscono in una danza di fuoco: è un'esplosione continua, il cielo si illumina a giorno, una nuvola di fumo investe l'orizzonte e pezzi di cartucce esplose cadono ovunque. C'è chi si scuote i capelli e la giacca per rimuovere i residui dell'esplosione, c'è chi invece si abbandona in espressioni estasiate: "Kaji mitai!! Sensou mitai!!" ("Sembra un incendio! Sembra una guerra!").
E lo penso anche io. Sembra davvero una guerra. Ogni boato rimbomba in
ogni parte del corpo. Il cielo è rosso fuoco. E lo spettacolo è così
impressionante quasi da stare male.
Siamo sul finale. Lo spettacolo dura quasi ininterrottamente da più di un'ora.
Sul fiume è stata montata una struttura che prende fuoco e, da non si sa bene dove, parte la musica. Qualche brano di musica classica e al termine l'arcinoto "Pomp and Circumstances" di Edward Elgar. Un tripudio di scoppi e colori che il bambino dietro di me commenta: "Saikou, ima no!!" ("Il più bello, questo!").
Siamo sul finale. Lo spettacolo dura quasi ininterrottamente da più di un'ora.
Sul fiume è stata montata una struttura che prende fuoco e, da non si sa bene dove, parte la musica. Qualche brano di musica classica e al termine l'arcinoto "Pomp and Circumstances" di Edward Elgar. Un tripudio di scoppi e colori che il bambino dietro di me commenta: "Saikou, ima no!!" ("Il più bello, questo!").
Poi i tre tradizionali botti conclusivi.
E rimane solo un'enorme nuvola di fumo.
Strano. Non ho sentito nessuno lamentarsi che "Erano meglio quelli dell'anno passato".
E rimane solo un'enorme nuvola di fumo.
Strano. Non ho sentito nessuno lamentarsi che "Erano meglio quelli dell'anno passato".
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Altro ambiente e atmosfera era la sfilata di moda della scuola Vantan a cui ho avuto la fortuna di poter partecipare grazie all'invito della mia amica Saya.
Purtroppo a causa di problemi imprevisti, siamo entrate tardi e abbiamo trovato posto soltanto in ultima fila, cosa che mi ha reso un po' più difficile scattare fotografie, vista la grande quantità di teste da dribblare per riuscire a inquadrare l'obbiettivo.
Le varie collezioni erano presentate da video introduttivi dalla regia accattivante, accompagnati da musica che spazia dal genere house a... Celine Dion, con "My Heart Will Go On", che accompagnava una stravagante collezione di dubbio gusto.
Vari elementi ridondanti: dai copricapi da pellerossa a cappellini stile mamma di Rossana (il cartone animato, Kodomo no Omocha), passando per l'immancabile kawaii, fino ad uno stile più sobrio ed elegante nel
finale, parte che personalmente ho apprezzato più delle altre.
Altro ambiente e atmosfera era la sfilata di moda della scuola Vantan a cui ho avuto la fortuna di poter partecipare grazie all'invito della mia amica Saya.
Purtroppo a causa di problemi imprevisti, siamo entrate tardi e abbiamo trovato posto soltanto in ultima fila, cosa che mi ha reso un po' più difficile scattare fotografie, vista la grande quantità di teste da dribblare per riuscire a inquadrare l'obbiettivo.
L'appariscente cappello della ragazza davanti a me.
Le varie collezioni erano presentate da video introduttivi dalla regia accattivante, accompagnati da musica che spazia dal genere house a... Celine Dion, con "My Heart Will Go On", che accompagnava una stravagante collezione di dubbio gusto.
Mamma di Rossana.