Che poi non è a Tokyo, ma al Makuhari Messe nella prefettura di Chiba (circa 40-50 minuti da Tokyo).
In tutta sincerità, non è che di questo periodo avessi particolare interesse a visitare questa esposizione di videogiochi che, per chi non la conoscesse, è la più importante a livello internazionale.
Però è uno di quegli eventi di cui hai sempre sentito parlare, avvolti da un'aura "mitica", complice anche la lontananza geografica che in questo caso non lo rende facilmente accessibile.
Un po' come trovarsi in California a fine febbraio e non fare un salto al Kodak Theatre per la cerimonia degli Oscar. Sono quelle cose che devono essere fatte. Punto.
Però è uno di quegli eventi di cui hai sempre sentito parlare, avvolti da un'aura "mitica", complice anche la lontananza geografica che in questo caso non lo rende facilmente accessibile.
Un po' come trovarsi in California a fine febbraio e non fare un salto al Kodak Theatre per la cerimonia degli Oscar. Sono quelle cose che devono essere fatte. Punto.
Beh, la prima parola che mi viene in mente ripensando alla giornata di ieri è: olfatto.
Non è un evento adatto a chi ha l'olfatto molto sensibile. Zaffate di sudore improvvise e letali potrebbero prosciugarti gli HP e farti stramazzare incosciente a terra.
Otaku sovrappeso con magliette chiazzate di sudore ammassati a scattare foto alle ragazze in cosplay come le galline nel pollaio quando gli viene lanciato il becchime. Febbricitanti primi piani di tette.
Di gente ce n'era pochina.
Parola due: attesa.
Eh sì, "Com'è lunga l'attesa." dice Tosca.
50 minuti di fila per entrare in UN solo stand. Motivo per cui ho deciso che solo la Square (ed ho omesso volutamente "Enix", con cui con cui -ahimè- la
gloriosa Squaresoft si dovette fondere un tragico giorno nel lontano
2003) valeva questo sacrificio.
E l'hanno pensato in molti visto che era uno degli stand più affollati, battuto giusto dalla Capcom che aveva un'attesa prevista di 90 minuti.
Ogni attività era completamente impossibile. Ovunque file interminabili. Per provare i nuovi videogiochi: file interminabili. Per acquistare un gadget birisegolo: file interminabili. Per mangiare una cavolo di yakisoba: file interminabili.
Ma chi è stato a Lucca Comics sa che in certi ambienti le file interminabili sono normale amministrazione. Fanno parte del gioco.
Certo è che invece di farlo durare solo 2 giorni (in realtà sono 4, ma i primi due giorni sono solo per la stampa e gente del settore), potrebbero "spalmarlo" su un arco temporale più ampio, così da sfoltire un minimo il numero di presenze nel weekend.
Mah, in definitiva purtroppo non saprei dire con precisione quali siano le novità presentate a questa fiera. Ho visto giusto il trailer Bravely Default: Flying Fairy, un videogioco carino targato Square Enix, che lì per lì mi sembrava solo un remake di Final Fantasy IX, perché si sa, da quando Sakaguchi e Uematsu se ne sono andati, alla Square Enix vivono solo di rendita.
Concludo con un po' di foto di cosplayers nipponici.
Mah, in definitiva purtroppo non saprei dire con precisione quali siano le novità presentate a questa fiera. Ho visto giusto il trailer Bravely Default: Flying Fairy, un videogioco carino targato Square Enix, che lì per lì mi sembrava solo un remake di Final Fantasy IX, perché si sa, da quando Sakaguchi e Uematsu se ne sono andati, alla Square Enix vivono solo di rendita.
Concludo con un po' di foto di cosplayers nipponici.
meno male che ci sei andata! :D
RispondiEliminaE' vero, più sono fiere importanti e meno puoi godertele per via dello spropositato numero di persone presenti! Ma questa avrà un'atmosfera unica e vedere quei fantomatici cosplayer giapponesi vale la fila e la sopportazione di odori non idilliaci xD
(o almeno a chi come me piace fotografarli :P)!
Ovviamente l'attesa a quello stand sarebbe stata molto più dolce dieci anni fa, quando c'era un "soft" invece di "enix"...